Pratiche di riduzione dello stress e disturbi post traumatici

 

 

 

 Per fortuna le stesse immense energie che creano i sintomi  possono, se impegnate e mobilitate opportunamente, trasformare il trauma e spingerci verso nuove vette di guarigione, padronanza di noi stessi e persino saggezza…La natura non ci ha abbandonati, siamo noi ad averla trascurata”

                                                                                                                                                                                              Peter A. Levine

Somatic Experiencing differisce dalle terapie cognitive in quanto utilizza l’ascolto delle sensazioni corporee (processi bottom up enterocettivi, propriocettivi e cinestetici)  per modulare gli stati di attivazione del sistema nervoso autonomo.

E’ un metodo che permette  grazie ai principi naturali di autoregolazione e coordinamento dell’organismo umano di superare gradualmente gli schemi di risposta disadattativi del passato. Attraverso sessioni  facilitate in base alle caratteristiche della persona, impariamo a conoscere, saper rispettare i nostri limiti reali e cogliere le nostre risorse, sviluppando l’abilità di utilizzarle al meglio durante la giornata.

Incontriamo un modo nuovo di essere in noi che possa aiutarci a sbocciare…

 

Fioritura nel deserto del Namaqualand in Sud Africa

 

STRESS …

I primi ricercatori sullo stress hanno dimostrato che stimoli eccessivi sull’organismo, somatici o psicologici, causano una sequenza tipica di risposte fisiologiche che includono l’attivazione del sistema nervoso autonomo nel ramo ortosimpatico e dell’asse ipofisi surrene. Queste reazioni rappresentano un tentativo di mantenere l’ effetto della pressione sull’organismo all’ interno di determinati confini omeostatici, ma se prolungate nel tempo possono avere risvolti sintomatici anche cronici.

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DISTURBI DA STRESS POST TRAUMATICO

“Gli individui con disturbi da stress post traumatico tendono a passare immediatamente dallo stimolo alla risposta, spesso senza rendersi conto di cosa li abbia turbati. Solitamente provano intense emozioni negative: paura, ansia, rabbia e panico, come reazione a stimoli anche minimi… Questi fenomeni di iperattività rappresentano processi psicologici e biologici di complessa natura, in cui la continua anticipazione di una minaccia sconvolgente sembra provocare difficoltà di attenzione e concentrazione. A loro volta, queste difficoltà provocano fenomeni di distorsione nell’elaborazione dell’informazione, come per esempio la concentrazione dell’attenzione su potenziali cause di minaccia o pericolo.”

                                                                                                                                                                          Bessel  van der Kolk 

 

Negli ultimi quaranta  anni la collaborazione tra studiosi di psicologia, biofisica, neuroscienze, etologia, biologia e pratiche contemplative ci ha permesso di approfondire la meravigliosa conoscenza dell’organismo umano nella sua interezza e nei molteplici rapporti con lo spazio in cui è immerso.

In alcuni momenti della nostra vita, successivi ad eventi traumatici, il nostro organismo non ritrova il proprio equilibrio, poiché il sistema nervoso segue nuovi responsi fisiologici.

In situazioni di grande difficoltà  attiviamo le energie necessarie per la sopravvivenza, ma se siamo sopraffatti dall’ evento avverso, questa forza vitale mobilitata in nostra difesa, può non riuscire ad essere espressa e rimanere bloccata nella fisiologia del nostro corpo e del sistema nervoso.

In  questo caso l’organismo può dedurre di trovarsi ancora in pericolo stimolando il sistema nervoso a mantenere un alto livello di vigilanza e di attivazione, che se non trova una via di uscita attraverso la propria biologia, tende a compensare sviluppando una serie di adattamenti che organizzano questo sovraccarico energetico in sintomi psicosomatici…

…Questi, nel tempo, possono risultare debilitanti.

La società attuale attraverso l’urbanizzazione e il normale ordine di consumo generato dal processo d’industrializzazione, ci ha portato a vivere come separati dal corpo,  scissi,  come isolati nella sola razionalità della corteccia cerebrale. Ma è possibile tornare ad essere in contatto intimo con la nostra natura seguendo le tracce delle nostre sensazioni istintive più profonde. Il trauma è una questione sociale, politica e collettiva, non un problema di cui il singolo individuo è responsabile.

Per costruire i movimenti capaci di trasformare il nostro mondo, dobbiamo fare del nostro meglio per vivere con un piede nel mondo che non abbiamo ancora creato. Credo che il trauma non guarito sia la forza più pericolosa sulla terra. È il meccanismo attraverso il quale si riproducono violenza, crudeltà e avidità…”

                                                                                                                               Aurora Levis Morales

Sessione SE setting dialogico

 

In una serie di sessioni individuali in  ambiente confortevole e protetto, la persona in difficoltà per effetto di un incidente di percorso è accompagnata a reintegrare la proprie forza vitale, ritrovare le risorse in se stessa e nell’ambiente in cui vive, trasformare i propri impulsi  reattivi, generati dall’attivazione traumatica, in azioni libere e creative in un contesto aperto ed ecologico.

 

Rielaborazione degli impulsi di lotta e fuga

La graduale familiarità con la consapevolezza delle sensazioni fisiche, sganciate dal passato contesto di paura,  alimenta il processo di coordinamento innato tra sistema nervoso e corpo.

Questo rende possibile il  controllo, il rallentamento e l’arresto dell’ iperattivazione traumatica: l’individuo che scarica la vasta energia mobilitata per l’autoconservazione  ritrova una base solida e sicura nel suo organismo, torna ad essere radicato nel presente e ad interagire in modo appropriato ed autonomo con gli altri esseri umani.

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Le lezioni della natura per guarire il trauma.

Clicca sul link qui sotto per vedere il video

Somatic Experiencing®‚ offre una visione del trauma nuova e ricca di prospettive.

E’ un potente metodo di lavoro psico-fisiologico, sviluppato dal dott. Peter Levine, per il trattamento e la prevenzione dei traumi in tempi brevi; è basato sull’osservazione degli animali che, sebbene abitualmente esposti a pericoli, raramente restano traumatizzati; meccanismi biologici innati permettono loro di tornare alla normalità dopo un’esperienza estremamente “forte” in cui è stata in pericolo la loro stessa vita.

Il contributo più significativo di Somatic Experiencing® è la comprensione che ciò che accade nell’evento traumatico non è meramente psicologico, ma una complessa reazione fisica, neurologia e psichica. La risoluzione del trauma risiede nel completare e scaricare i processi fisiologici piuttosto che nel ricordare o ripercorrere l’evento.

Il trauma non risiede nell’evento, ma nella fisiologia del corpo.

BASI BIOLOGICHE

Le reazioni che avvengono nell’evento traumatico sono essenzialmente istintive, sono controllate dal tronco cerebrale e non possono essere influenzate con l’intelletto o la volontà. Questo spiega come mai gli approcci cognitivi ed il lavoro con le emozioni possono, forse, migliorare alcuni sintomi ma non possono essere d’aiuto a dissolverli.

Le risposte biologiche di base, con cui noi esseri umani reagiamo ad una minaccia, percepita o reale, ci orientano verso la minaccia e mobilizzano poi tutte le nostre energie per la lotta o la fuga.

Quando abbiamo successo, il nostro corpo trova le sue vie per ritornare allo stato di equilibrio. Se l’evento ci lascia invece con un senso di essere stati sopraffatti, di sfiducia e di incapacità a difenderci, allora l’energia di sopravvivenza mobilizzata per la lotta o la fuga, non ha letteralmente un luogo in cui dirigersi per scaricarsi e finisce così convertita in sintomi.

Il trauma sta nella risposta biologica incompleta ad una minaccia alla nostra vita.

PRINCIPIO BASE

Per evitare che una persona possa venire di nuovo sopraffatta dal ricordo dell’evento, in SE® si applica un principio base denominato “looping” (muoversi in cerchio). In questa tecnica il terapista aiuta il cliente a fare la spola fra piccoli pezzi di materiale traumatico e le risorse di supporto.

Stabilizzando le risorse, andando lentamente, passo dopo passo, sostenendo il cliente a percepire gli effetti nel corpo, si aiuta a costruire nuove esperienze interiori e si supporta il sistema nervoso nel lasciar andare l’eccesso di attivazione.

Le persone possono gradualmente elaborare l’esperienza traumatica e riconquistare una continuità del Sé. SE® è un approccio basato sul contenimento: non promuove catarsi, aiuta la persona a passare dalla frammentazione all’integrazione.

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SOMATIC EXPERIENCING A GENOVA

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Il dott. Jerry Diamanti lavora dal 2010 avvalendosi degli studi di Peter Levine introdotti in Italia dalla docente di Ortho-Bionomy  Kathy Kain, membro della Foundation for Human Enrichment e docente di S.E. specializzata sul tocco.

E’ facilitatore internazionale S.E. certificato avendo completato i requisiti richiesti da Somatic Experiencing® Trauma Institute di Boulder (U.S.A.) seguendo il training di Somatic Experiencing® Italia

 

 

 

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